Morale delle virtù teologali. La divinizzazione dell’uomo e le virtù teologali
Programma
Si veda l'Obiettivo.
Obiettivo
«Voi siete dei» (Gv 10,34): così Gesù replica ai suoi interlocutori che lo sospettano di blasfemia.
In che senso dobbiamo intendere questa e altre affermazioni simili contenute nella rivelazione?
La theosis di cui parla la teologia cristiana orientale può essere messa in relazione con le virtù teologali e i doni soprannaturali di Dio? Che rapporto c’è tra divinizzazione e visione antropologica (struttura binaria o ternaria dell’uomo)? Divinizzazione o umanizzazione: è un’alternativa inconciliabile? Cosa insegnano le teologie della prassi? Proporre la divinizzazione dell’uomo nelle società secolarizzate è una missione inutile e titanica? Significa idolatrare la persona umana? La divinizzazione può essere una categoria utile per organizzare in modo unitario il sapere teologico?
Avvertenze
Bibliografia
Gibellini R., La teologia del XX secolo, Queriniana, Brescia 41999; Commissione Teologica Internazionale, Desiderium et cognitio Dei, Teologia-Cristologia-Antropologia, ottobre 1982; Thunberg L., Microcosm and Mediator. The Theological Anthropology of Maximos the Confessor, Open Court, La Salle-Chicago (IL)21995.