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La Riforma e la teologia tridentina – I “Loci communes rerum theologicarum” di Filippo Melantone e la Riforma protestante nell’Italia del sec. XVI

Docenti
  Tiberio GUERRIERI
Istituto / Ciclo
Licenza in Sacra Teologia (FTER) (Licenza in Sacra Teologia)
Anno accademico
2022/2023
Codice
STA-s01
Anno di corso
1° Anno
Semestre
2
ECTS
4.0
Ore
24
Lingua in cui viene erogato il corso
Italiano
Modalità di erogazione del corso
Convenzionale
Tipologia di insegnamento
Non definito
Tipologia d'esame / Metodo di valutazione
Prova Orale
SCHEDA PUBBLICATA
Programma

Il corso avrà come oggetto l'indagine sulla riflessione teologica nell'Italia del '500, collocata nel più vasto orizzonte dell'umanesimo e nel cui contesto avviene la traduzione dei Loci communes rerum theologicarum in lingua italiana (e cioè “I principii de la theologia”). Oltre alla presentazione del contenuto teologico dell'opera di Melantone, lo studio riguarderà anche l'analisi del testo nella sua traduzione cinquecentesca, in rapporto all'originale latino dopo aver introdotto il contesto storico della diffusione della Riforma Protestante nell’Italia del ‘500. Si cercherà cioè di capire quale sia stata la risonanza del messaggio luterano in mezzo alle popolazioni d'Italia, messaggio rivoluzionario e sconvolgente che penetrò in tutti gli strati della società a partire dagli anni venti del ‘500 e per far questo verrà indagata per prima cosa la situazione politica e religiosa che vi era sottesa. In questo contesto la traduzione dei Loci, attribuita a Ludovico Castelvetro e intitolata I principii de la theologia, potrà essere inserita nell’ambito della letteratura in volgare della Riforma in Italia, della quale il testo capostipite è il Beneficio di Cristo. E’ più che verosimile che la dottrina luterana della giustificazione per la sola fede così come la spiritualità del “beneficio di Cristo” abbiano avuto in quest’opera di Melantone, tradotta in italiano, la prima esposizione teologica. Quest’ultima precedette di poco la stampa del Summario della santa Scrittura (Modena 1537), traduzione di un'opera latina del 1523. Tanto la traduzione del Summario, che divulgava i motivi dell'Enchiridion militis christiani di Erasmo e la riflessione del giovane Lutero, quanto la traduzione dei Loci communes rerum theologicarum sono legati al contesto dei Circoli luterani attivi nel modenese.

Obiettivo

Scopo del corso è quello di offrire una lettura specialistica di alcune tematiche relative all’argomento preso in considerazione, attraverso una metodologia che consenta allo studente di acquisire una solida capacità di analisi e sintesi, frutto di una nuova lettura della storia.

Avvertenze
Bibliografia

AGNOLETTO A., Filippo Melantone “precettore della Germania”. Scritti religiosi e politici, Claudiana, Torino 1981
BIANCO C. (a cura di), Il Sommario della santa Scrittura e l'ordinario dei cristiani, con una introduzione di J. TRAPMAN, Torino, 1988
CAPONETTO S., La Riforma protestante nell'Italia del Cinquecento, Claudiana, Torino 19972,
CAPONETTO S., Melantone e l'Italia, Claudiana, Torino 2004.
GIGLIUCCI R. (a cura di), Lodovico Castelvetro: filologia e ascesi, Bulzoni, Roma 2007.
MELANTONE F., I principii della teologia, a cura di Salvatore Caponetto, Roma, Istituto storico italiano per l'età moderna e contemporanea, 1992.
MELANTONE F., Loci communes rerum theologicarum. Testo latino a fronte, a cura di Fiorella De Michelis Pintacuda e Stefania Salvadori, Claudiana, Torino 2017.
PEYRONEL RAMBALDI S., Speranze e crisi nel Cinquecento modenese. Tensioni religiose e vita cittadina ai tempi di Giovanni Morone, Milano 1979
RONCACCIA A., Il metodo critico di Ludovico Castelvetro, Roma, Bulzoni, 2006.
SCHEIBLE H., Melanchthon. Eine Biographie. C.H. Beck, München i. B. 1997. (SCHEIBLE H., Filippo Melantone, trad. di Lorenzo Scornaienchi, Torino, Claudiana 2001)

 

Programma
  • Descrizione del corso
  • Contenuti del corso
Obiettivo
  • Obiettivi del corso e risultati di apprendimento attesi.
Avvertenze
  • Metodologie didattiche e attività di apprendimento previste
  • Prerequisiti
  • Calendario o programma del corso (scadenze previste)
  • Criteri disciplinari condivisi (presenza, puntualità, correttezza, ecc.)
  • Metodi e criteri di accertamento del profitto (distribuzione dei parametri di valutazione)
Bibliografia
  • Letture richieste e consigliate.